Spesometro 2018 cos’è come funziona istruzioni scadenza semestrale e invio riepilogativo fatture emesse e ricevute sotto i 300 euro novità legge di bilancio.
Nuovo spesometro 2018 e Comunicazione Iva, sono solo alcune delle novità introdotte dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017.
Questa grande, anzi, grandissima novità prevede, infatti, l’introduzione del nuovo Spesometro e quindi di nuovi adempimenti per i soggetti passivi IVA, al fine di ridurre l’evasione fiscale dell’IVA in Italia: la comunicazione trimestrale IVA dal 2017 che sostituisce il vecchio spesometro.
Con la legge di bilancio 2018, o meglio con il decreto collegato alla Manovra, per lo Spesometro 2018 ci saranno tantissime novità, vediamo quali.
Spesometro 2018: cos’è?
Che cos’è lo Spesometro 2018? Lo Spesometro 2018, è un adempimento fiscale ultimamente oggetto di varie modifiche, l’ultima in ordine di tempo, è quella prevista dal decreto collefato alla legge di bilancio 2018 che ha previsto diverse novità.
Fino al 31 dicembre 2017, lo Spesometro prevede:
- l’obbligo per i soggetti passivi IVA di trasmettere i dati delle fatture emesse o ricevute, non più una volta l’anno ma ogni 3 mesi;
- l’introduzione di una nuova comunicazione trimestrale per trasmettere all’Agenzia delle entrate, i dati riepilogativi di tutte le operazioni di liquidazione periodica IVA.
- che le nuove norme e adempimenti entrino in vigore a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre del 2017.
L’obiettivo del governo con l’introduzione del spesometro trimestrale analitico, è quello di combattere la grandissima evasione fiscale in tema IVA e di conseguenza aumentare il gettito dello Stato e dall’altro prevedere delle misure come il credito d’imposta, a favore dei contribuenti, che si vedranno aumentare i costi, visto i nuovi adempimenti delle 2 comunicazioni.
Dal 1° gennaio 2018, il nuovo Spesometro 2018, cambia ancora per effetto del decreto fiscale 2018:
- Spesometro 2018 invio trimestrale e semestrale su opzione;
- Trasmissione riepilogativa delle fatture sotto i 300 euro;
- Niente sanzioni spesometro per l’invio dei dati delle fatture del primo semestre;
- investimento sul fisco digitale attraverso l’e-fattura e i pagamenti telematici.
- In particolare la fattura elettronica tra privati diventa obbligatoria dal 2019.
Tra queste novità, c’è anche quella prevista dalla Legge di Bilancio 2018 che ha previsto anche lo slittamento della scadenza spesometro 2018 al 30 settembre anzichè al 18 settembre.
Vuoi altre informazioni? Allora leggi spesometro istruzioni Agenzia delle Entrate.
Ultimo aggiornamento: approvato nuovo emendamento dalla commissione Bilancio al Senato, si torna allo spesometro 2018 semestrale per opzione.
Spesometro 2018 semestrale: novità decreto collegato alla Legge di Bilancio
In particolare al DL 148/2017, in sede di conversione, prevede all’articolo relativo a “Disposizioni relative alla trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute, in base al quale:
A) Niente sanzioni spesometro per l’errato invio dei dati delle fatture emesse e ricevute relativi al primo semestre a patto però che il contribuente provveda all’invio dei dati corretti, entro la scadenza del secondo invio, ossia, entro il 28 febbraio 2018.
B) Possibilità per i contribuenti di optare per l’invio spesometro semestrale 2018 dei soli dati della:
partita IVA dei coinvolti nelle operazioni o, per i soggetti che non agiscono nell’esercizio di imprese arti e professioni;
- codice fiscale;
- data e numero della fattura;
- base imponibile;
- aliquota applicata;
- totale imposta;
- tipologia dell’operazione ai fini IVA nel caso in cui l’imposta non sia indicata in fattura;
C) possibilità di trasmettere un documento riepilogativo delle fatture emesse e ricevute di importo inferiore a 300 euro, registrate cumulativamente. I dati da trasmettere devono comprendere: la partita IVA del cedente o del prestatore per le fatture attive, la partita IVA del cessionario o committente per le fatture passive, la data e il numero, l’ammontare imponibile complessivo e l’ammontare dell’imposta complessiva distinti secondo l’aliquota applicata.
D) Le amministrazioni pubbliche sono esonerate dalla trasmissione dei dati delle fatture emesse nei confronti dei consumatori finali.
Spesometro 2018 light: al via le semplificazioni
Che cos’è lo Spesometro 2018 light? Lo Spesometro light, è un tipo di procedura semplificata per adempiere all’obbligo della comunicazione IVA dei dati delle fatture. Tale peocedura semplificata, è stata illustrata nella bozza del nuovo provvedimento Spesometro 2018 light contenente le nuove specifiche tecniche per l’nvio telematico delle fatture.
Quali sono le semplificazioni Spesometro light? Le semplificazioni riguardano;
- la possibilità di effettuare lo spesometro semestrale anziché trimestrale;
- la compilazione facoltativa dei dati anagrafici di dettaglio delle controparti;
- per le fatture sotto i 300 euro, registrate cumulativamente, la facoltà di indicare solo i dati del documento riepilogativo.
Nello specifico, è stato previsto che per ogni documento riepilogativo delle fatture emesse, i dati da inviare sono:
- numero e data di registrazione fattura;
- partita Iva del cedente/prestatore;
- base imponibile;
- aliquota Iva applicata e l’imposta ovvero, ove l’operazione non comporti l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.
Invece, per ogni documento riepilogativo delle fatture ricevute, i dati da inviare sono:
- numero e data di registrazione del documento;
- partita Iva del cessionario/committente;
- base imponibile;
- aliquota Iva applicata e l’imposta.
Tali dati, sostituiscono tutti i dati che dovevano essere comunicati prima per ogni singolo documento.
Le nuove regole tecniche per lo spesometro 2018 light, valgono anche:
- per chi ha esercitato l’opzione per la trasmissione telematica dei dati delle fatture, emesse e ricevute, per loro, possibilità anche di inviare lo spesometro semestrale;
- per l’integrazione delle comunicazioni relative al primo semestre 2017.
Nuovo software Spesometro 2018: al fine di facilitare i contribuenti e gli intermediari, sempre il provvedimento, ha reso disponibili, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, due nuovi software, uno per il controllo della comunicazione dei dati delle fatture e uno per la compilazione.
Spesometro 2018: come funziona la comunicazione Iva?
Spesometro 2018, come funziona la comunicazione Iva?
Il funzionamento del nuovo spesometro analitico, è spiegato nell’articolo 4 del decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, che nello specifico prevede, l’obbligo per i soggetti passivi IVA di comunicare entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, per via telematica all’Agenzia delle entrate:
1) Tutti i dati di tutte le fatture emesse, ricevute, variate e registrate ai sensi dell’articolo 25 del D.P.R. n. 633 del 1972, ivi incluse le bollette doganali;
2) Una comunicazione sintetica dei dati contabili riepilogativi delle operazioni di liquidazione dell’imposta effettuate ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 1 bis del D.P.R. n. 100 del 1998 nonché degli articoli 73, primo comma lettera e), e 74, quarto comma, del D.P.R. n. 633 del 1972.
Nella nuova disposizione, dovrebbero quindi rientrare tutte le operazioni IVA svolte da soggetti che operano nel B2B, a prescindere dagli importi o dalla tipologia giuridica del soggetto, fatta eccezione per i contribuenti nel regime dei minimi che ne sono esclusi.
Le modalità di trasmissione per via telematica della comunicazione trimestrale IVA, avverrà secondo i criteri stabiliti da un apposito provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
L’introduzione del nuovo spesometro trimestrale 2018, cd. spesometro trimestrale analitico, pertanto, conclude un percorso iniziato con Legge di Stabilità 2015 che al tempo, aveva introdotto l’obbligo dello spesometro annuale per tutte le fatture attive e passive.
Dal 2017, tale comunicazione da annuale è diventata trimestrale sin da subito per la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodica e semestrale per quella delle fatture emesse e ricevute.
Dal 2018, lo spesometro entra a regime ma la scadenza comunicazione fatture per effetto delle novità Spesometro 2018 con il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018, è semestrale per opzione e trimestrale.
Spesometro 2018: cosa cambia con la comunicazione dati fatture?
Spesometro, cosa cambia la comunicazione IVA?
I contribuenti soggetti passivi IVA, sono obbligati a trasmettere per via telematica, il nuovo spesometro con 2 comunicazioni Iva:
- Comunicazione dati fatture: è una comunicazione trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute: contente i seguenti dati:
- Dati identificativi dei soggetti con i quali si sono svolte le operazioni;
- Data e numero delle fattura;
- Base imponibile;
- Aliquota applicata;
- Imposta,
- Il tipo di operazione.
- Comunicazione dati liquidazioni periodiche IVA: tutti i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell’imposta, anche se a credito. Sono esclusi dall’obbligo di presentazione dei questo tipo di comunicazione, i soggetti non obbligati alla dichiarazione IVA annuale o esonerati dall’effettuare le liquidazioni periodiche.
Dal 2018, per effetto del decreto collegato alla legge di bilancio 2018, entrano in vigore le nuove istruzioni Spesometro 2018 sulla base delle 4 novità elencate al primo paragrafo.
Spesometro 2018 scadenza comunicazione dati fatture emesse e ricevute:
La scadenza spesometro 2018 e dei dati delle liquidazioni IVA, è entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre.
Spesometro 2018 scadenza comunicazione IVA | comuninicazione dati Fatture 2018 | comunicazione liquidazioni IVA 2018 |
Per chi opta per l’invio semestrale dei dat:
|
|
|
Per chi opta per l’invio trimestrale:
|
|
Comunicazione IVA e Spesometro 2018:
Riassumendo: i contribuenti nel 2018 devono adempiere ai seguenti obbighi:
- Comunicazione liquidazioni periodiche IVA 2018 entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre con l’apposito modello comunicazione periodica IVA 2018;
- Comunicazione IVA fatture 2018: invio dati entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre con l’apposito modello comunicazione periodica IVA. Dal 2018, per effetto del nuovo decreto collegato alla Legge di Bilancio, la cadenza è anche semestrale per opzione.
Sanzioni per omessa comunicazione iva, infedele o incompleta:
Le sanzioni 2018 per i contribuenti che omettono la comunicazione trimestrale IVA, o la trasmettono in modo infedele o incompleta di qualche fattura o dato, sono:
- Omessa o ritardata trasmissione dei dati relativi ad ogni fattura: sanzione minimo 2 euro per fattura ad un massimo di 1.000 euro a trimestre (*)
- Omessa, incompleta o infedele comunicazione delle liquidazioni periodiche: sanzione minimo 500 euro a massimo 2.000 euro (*).
*La sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione è effettuata entro i 15 giorni successivi alla scadenza prevista ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati.
Per informazioni su ravvedimento spesometro comunicazione liquidazioni IVA e ravvedimento spesometro comunicazione fatture.
Spesometro costo:
Costo Spesometro il Governo, ha previsto anche un credito di imposta di 100 euro Spesometro per i contribuenti tenuti alla doppia comunicazione trimestrale, pari a 100 euro una tantum ma solo se il volume d’affari non supera i 50 mila euro che corrisponde per l’Erario, ad un costo di 240 milioni di euro, al quale si aggiungono anche altre 50 euro, per il contribuente che opta per la trasmissione dei corrispettivi telematici.